Contro i robot

Diario di viaggio di Emmanuel Di Rossetti


La chiamata del destino, l'oblio della vocazione

Per negare le proprie origini, è possibile affermare che l'esistenza di eventi passati non può essere dimostrata, o meglio ancora, che si è trattato di un incidente, un incidente amplificato dai pettegolezzi. È qui che la minimizzazione si rivela spesso un sotterfugio efficace, perché non richiede la negazione e si basa su un certo grado di onestà. Ma mentre questo inganno permette apparentemente di prendere le distanze da una discendenza, di nascondere al mondo i fantasmi delle proprie origini sotto un velo di ignoranza, inganna solo il mondo esterno, coloro che ci circondano; non offre alcuna via di fuga quando ci si confronta con se stessi. Spesso rappresenta il fondamento della paura dell'intimità. Perché l'intimità rivela. Perché la paura non riconosciuta confina la paura di sé dentro di sé, negandola allo stesso tempo. Quanti dei nostri contemporanei vivono così imbrigliati dalla paura di essere scoperti? Questa finzione dispiega un arcobaleno di codardia; Una codardia che scandisce il tempo con il silenzio, che crea equilibrio e lo fonda nell'oblio di sé, quindi in una perdita di sé, poi in una negazione di sé. La paura che non muore né rinasce nel coraggio annuncia la morte della libertà. Il regno dei robot. Ismene si nasconde dall'indignazione di Creonte. Ismene ha già perso la sua libertà. L'ha persa volontariamente. L'ha barattata con un po' di conforto. Ha paura di vedere se stessa. Ismene segue la sua strada , come dice il proverbio, nel senso che si fonde con il suo destino, anzi, si avvolge in esso, diventa tutt'uno con esso, riesce a malapena a distinguere il suo destino dalla sua vita. Ma il destino è una paura inconfessata; il destino ci invita a vivere una vita parallela a quella che avremmo potuto vivere, la vita per cui siamo stati creati. Il destino ci allontana inesorabilmente dalla nostra vocazione. All'inizio, vediamo ancora questa vocazione, ma a poco a poco si dissipa e diventa un sogno. A volte, però, un evento può riaccendere la consapevolezza di chi siamo veramente nel profondo; è in quel momento che l'evento diventa storia.


Scopri di più su Against the Robots

Iscriviti per ricevere gli ultimi post inviati alla tua email.



Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre indesiderati. Ulteriori informazioni su come vengono elaborati i dati dai tuoi commenti .

Scopri di più su Against the Robots

Iscriviti per continuare a leggere e avere accesso all'intero archivio.

Continua a leggere