Non c'è bisogno di essere spaventati da questi robot dall'Asia che sembrano pronti a conquistare il nostro posto, perché il robot è in noi e ci sta guardando; attende questo punto di non ritorno in cui l'uomo spogliato di tutta l'umanità esporrà il suo cadavere credendo di aver sconfitto il suo peggior nemico. La perdita del know-how nei confronti della morte è andata di pari passo con la perdita del rito: quasi niente accompagna più i morti nell'Ade, quasi niente libera più i vivi dai morti e i morti dai vivi. I becchini dell'umanità danno importanza al rito solo per deriderlo o danneggiarlo senza cogliere la liberazione che procura attraverso il significato che rivela.
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