Antigone, ribelle e intimo (2/7. Il funerale)

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Parte 2: Il funerale

Mia cara Ismene. Vengo stamattina per dirti che ho pensato io a tutto. Ho preso gli stessi becchini per i nostri due fratelli. Non potevo scegliere e siccome i nostri fratelli non hanno lasciato nessun ultimo desiderio, ho preso in mano la situazione per sistemarla il prima possibile. Ho comunque ordinato l'imbalsamazione in modo che siano presentabili. Se vuoi andare a vederli, saranno pronti verso le 15:00. Tu non devi. Se puoi prenderti dieci minuti, potrebbe andare bene. Potrebbe essere meglio mantenere un'immagine di loro felici, i bambini per esempio. Ho preso lo stesso modello di urna per entrambi. Un sacerdote verrà all'impresa di pompe funebri e terrà un breve discorso prima della cremazione. Gli ho ordinato di venire all'impresa di pompe funebri. Vedi, mi sono occupato di tutto. Eteocle sarà sepolto nel cimitero che si trova a una trentina di minuti da Tebe prendendo la nazionale. Per Polinice è più complicato con la legge di nostro zio Creonte. Ho deciso di spargere le sue ceneri sul campo di battaglia perché il re non vuole che venga seppellito. Ha senso, vero? Dimmi cosa ne pensi, non mi sono fermato su questo punto. Questo ritratto di Antigone che vive nel 21° secolo mentre consegna le spoglie dei suoi fratelli al direttore delle pompe funebri riassume il rito dei funerali di oggi. La famiglia è stata resa improduttiva dalla rivoluzione industriale. I funerali non fanno più parte della tradizione di famiglia. Il mondo moderno si rassicura usando la formula senso , come si sente oggi la traduzione dell'espressione anglosassone, e come è così confortante ripetersela senza che abbia davvero alcun... senso, perché cosa sono questi mini -sensi ritrovati per terra quasi per caso, cosa sono questi profondi come la pelle che si invitano a entrarci quasi senza che ci sia per niente, se non i residui di un senso passato, un buon senso, un buon senso scolpito dai secoli? Attraverso la distruzione della famiglia manca la trasmissione tra generazioni, si perde il senso delle nostre azioni, quindi dobbiamo inventare senso, creare senso, dobbiamo darci l'illusione di vivere ancora, di non avere totalmente mollato. L'inganno è sostenuto dall'ignoranza, e anche su questo punto l'inganno non è nuovo. Il significato dato dalla morte all'interno della famiglia, questo significato oggi quasi del tutto dimenticato, è rievocato da Antigone nell'opera di Sofocle dove si pone come custode dei valori che liberano, perché proteggono l'uomo dalla morte 'animale. Antigone riafferma ciò che l'uomo può e non può; si impadronisce di una forza destinata a proteggerci dalla nostra volontà di potenza e ad insegnarci il tempo della responsabilità; un tempo oggi affidato a specialisti che sostituiscono la famiglia, le persone che la compongono e i tenui legami intrecciati nel tempo tra loro.

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